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William Shakespeare
Cenni storici
L'avvento al trono di Elisabetta nel 1558 non fu facile. Durante il breve regno della sorellastra Maria, che l'aveva preceduta, c'era stato un sanguinoso tentativo di restaurazione del cattolicesimo contro la Riforma protestante.
Assicuratasi il trono, Elisabetta aveva perseguito all'estero una politica di espansione commerciale e territoriale e all'interno aveva mirato ad uno sviluppo economico accelerato.
La nazione la sosteneva, soprattutto dopo che la sua flotta riuscì a distruggere l' Invincibile Armata spagnola, facendo dell'Inghilterra la maggiore potenza mondiale sui mari.
Ma proprio questo straordinario sviluppo implicava delle profonde trasformazioni all'interno del paese: la classe mercantile aveva il sopravvento sulla tradizionale aristocrazia terriera, la Chiesa anglicana doveva ora confrontarsi, oltre che con i cattolici, con le minoranze calviniste e puritane che prevalevano nel ceto medio. Inoltre la regina non aveva eredi e gli aristocratici entrarono in conflitto tra loro per assicurarsi posizioni di privilegio al momento della successione.
Un episodio significativo di queste manovre fu la fallita ribellione capeggiata dal conte di Essex nel 1601, nella quale fu coinvolta anche la compagnia teatrale di Shakespeare (la compagnia dei Chamberlain's Men era stata invitata a rappresentare nel giorno fissato per la rivolta il "Riccardo II", dramma che si pensava potesse istigare gli animi all'azione).
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