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La vita

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Shakespeare in vita non si preoccupò di dare alle stampe le sue opere, che circolavano in copie non ...
Dal 1952 al 1616
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Amleto
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Hollywood

Shakespeare e Hollywood
Non esiste opera teatrale shakespeariana da cui non sia stato tratto un film...

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Shakespeare e Hollywood

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Non esiste opera teatrale shakespeariana da cui non sia stato tratto un film, dagli anni dieci ad oggi. Vediamo le edizioni-cult dei suoi capolavori.Amleto è uno dei personaggi più sfruttati dal grande schermo: tra periodo del muto e sonoro, si contano oltre venti edizioni. Ma sono poche quelle rimaste nella storia del cinema. Eccole.

Amleto di Laurence Olivier (1948). Con Laurence Olivier, Jane Simmons, Eileen Herlie, Basil Sidney, Peter Cushing. In assoluto, la più celebre trasposizione del dramma di Shakespeare. Fedele nella trama al testo teatrale, la rivisitazione di Olivier mostra un protagonista "freudiano", i cui atti e le cui parole sono frutto del suo irrisolto complesso di Edipo. Girato a Elsinore in Danimarca, basato su una sceneggiatura di Alan Dent e dello stesso Olivier, il film ha avuto un Leone d'oro a Venezia e quattro Oscar: migliore pellicola, attore (Olivier), scenografia e costumi.

Amleto di Grigorij Kozincev (Urss, 1963). La versione più amata dai cinefili, che offre della tragedia una lettura assai diversa da quella di Olivier: qui il vero protagonista è il contesto storico, le guerre per la successione al trono, e sono molti i particolari che rivelano il particolare contesto sociale. L'attore che interpreta Amleto, Innokentij Smoktunovskij, offre una grande interpretazione. La traduzione in russo è di Boris Pasternak.

Amleto di Franco Zeffirelli (1990). Un'edizione sontuosa, "classica", hollywwodiana. A cominciare dal cast: Mel Gibson nel ruolo del principe di Danimarca, Glenn Close, Alan Bates, Paul Scofield, Helena Bonham-Carter. Qui protagonista è il dramma a forti tinte, le dinamiche familiari, dominate dalle forti personalità di Amleto e della madre. Belli i costumi e le scenografie, allestite da Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.

Otello. Due le versioni indimenticabili. La prima è firmata dal "solito" Laurence Olivier, che l'ha realizzata nel 1965. Gli altri interpreti sono Maggie Smith, Frank Finlay, Derek Jacobi. L'altra ha come protagonista un grande Orson Welles, il cui volto e la cui mimica si prestano magnificamente a incarnare il dramma della gelosia del Moro di Venezia: la pellicola è stata girata nel '52, con Suzanne Cloutier e Robert Coote. Due cameo per i divi Joan Fontaine e Joseph Cotten.

Macbeth. Anche in questo caso, due edizioni di culto. La prima è quella di Orson Welles del '48, con Jeanette Nolan e Roddy Mc Dowell: una lettura aspra e violenta, sempre con una grande interpretazione del protagonista-regista. La seconda è quella di un altro autore controverso: Roman Polanski, che lo ha realizzato nel '71. Tra gli attori, John Finch e Francesca Annis. Molte sequenze quasi horror, e un'atmosfera cupa abbastanza fedele all'originale shakespeariano.
Giulietta e Romeo. Oltre all'edizione "modernizzata" presente sui nostri schermi, interpretata dai divi-teen ager Claire Danes e Leonardo Di Caprio, la più nota love-story di tutti i tempi è stata portata sul grande schermo da Franco Zeffirelli nel '68. Ed ha anche ispirato il musical West side story di Robert Wise del '61, con Natalie Wood e Richard Beymer.

Enrico V. La versione più "classica" è quella di Laurence Olivier del 44, con lo stesso Olivier nel ruolo del re che sconfisse i francesi nella battaglia di Azincourt. Grande allestimento, scene memorabili, un Oscar speciale a Olivier "per lo straordinario risultato ottenuto come attore, regista e produttore". E' invece dell'89 la versione di Kenneth Branagh, apprezzatissima da pubblico e critica: grandiose le scene di battaglia, convincente l'interpretazione di Branagh e di sua moglie (ora ex) Emma Thompson.
Molto rumore per nulla. Bella, allegra, scanzonata e solare è la versione della commedia degli equivoci di Shakespeare girata sei anni fa da Kenneth Branagh, e interpretata dallo stesso Branagh, da Emma Thompson, e da un cast "all stars" che comprende Denzel Washington, Keanu Reeves, Michael Keaton. Due ore di leggerezza e di dialoghi effervescenti.

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